Figlia di un giocatore degli All Blacks, la squadra di rugby più forte al mondo, Brooke Fraser in Nuova Zelanda è una vera star. A 18 anni firmò un contratto con Sony Music e debuttò a soli 20 anni con 'What To Do With Daylight', album che nel 2003 raggiunse subito il primo posto in classifica e ottenne ben 8 dischi di platino. 'Albertine' (2006), il suo secondo album, l'ha composto dopo un viaggio in Ruanda e l'ha dedicato a un piccolo orfano scampato al genocidio. Anch'esso ha raggiunto risultati importanti (5 dischi di platino e un anno di permanenza nella top 20). All'album è seguito un lungo tour negli USA. Il terzo disco di Brooke, 'Flags', è stato pubblicato in Italia da Time Records nell'aprile 2011, in una versione che conteneva anche alcune canzoni degli album precedenti. Il primo singolo estratto “Something In The Water" ha raggiunto ottimi risultati di radio e di vendita tanto da esser certificato Disco d’Oro nel nostro Paese.
Influenzata da veterane del pop al femminile come Carole King, Sarah McLachlan e Joni Mitchell e pure da James Taylor, Brooke suona la chitarra acustica e ha una voce cristallina (nonostante non abbia mai preso lezioni di canto). Ha già trovato la sua strada nel pop e ha la stoffa per viaggiare vicina ad artiste come Norah Jones, Nelly Furtado, Taylor Swift... ed è ben diversa dalle popstar programmate a tavolino. Ad esempio, 'Flags' l'ha prodotto da sola. "Ho sempre scritto e suonato da sola le mie canzoni e ho sempre avuto un parere molto personale su come debbano suonare", racconta. "Gli artisti spesso lavorano con questo o quel produttore perché amano il suo sound... Ma io non volevo il sound di qualcun altro. Non volevo neppure ascoltare le idee di altri sul mio. Io volevo il mio suono".
Brooke cambia spesso città seguendo l'ispirazione. Per scrivere il suo primo disco si trasferì da Wellington ad Auckland, poi più tardi, per scrivere e registrare un album è passata dal sole di Sidney a quello di Los Angeles.
Il suo rapporto con la musica è profondo, tutta la sua vita ne è impregnata. Sua madre la trovò al pianoforte che strimpellava 'Do-Re-Mi', una canzone del musical 'The Sound of Music' quando aveva solo due anni, e si assicurò che potesse avere accesso a diversi strumenti musicali. Il suo primo ricordo musicale è legato a suo zio Athol, un trombettista, che studiava utilizzando la respirazione circolare... Brooke è anche stata molto precoce. iniziò a scrivere a soli 12 anni, dopo che la sua professoressa di musica le chiese di comporre un brano natalizio. "Scoprii subito che mi sentivo perfettamente a mio agio nel creare testi e melodie", ricorda. "E ho sempre scritto sin da allora”.
L’ultimo album “Brutal Romatic” è stato scritto da Brooke Fraser durante i suoi soggiorni in giro per il mondo tra Stoccolma, Los Angeles, New York e le isole del Mar Baltico e vede l’artista neozelandese avventurarsi in un nuovo territorio musicale, quello elettronico, mantenendo sempre il suo marchio di fabbrica costituito dalla forza melodica della sua voce.